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Il ragazzo del ’90

Considerato, insieme a Laurent Jalabert, uno degli ultimi corridori in grado di competere ai massimi livelli sia nelle classiche di un giorno sia nelle grandi corse a tappe di tre settimane, vinse gare a cronometro, tappe di montagna e con arrivo in volata, partecipando sempre a tutte le più importanti competizioni ciclistiche della stagione.

Pluri campione del ciclismo

Si aggiudicò nove vittorie di tappa al Giro d’Italia, nonché il successo finale nel 1990, oltre a quattro tappe al Tour de France e due alla Vuelta; fece inoltre sue una Milano-Sanremo, un Giro delle Fiandre, una Milano-Torino e un Giro dell’Emilia.

Logo UCI

Tra il 1990 e il 1991 fu inoltre numero uno della classifica mondiale UCI.

Al di là dei successi acquisiti, quel che esaltò gli appassionati, i grandi tifosi ma anche i critici più accorti, è stata la maniera di vincere, realizzando spesso vere e proprie imprese, di quelle che commuovono la gente.

“Non c'è una vittoria che considero migliore rispetto a tutte le altre, o che considero diversa; ho avuto sempre emozioni di gioia e soddisfazione per ogni singola vittoria, sono tutti traguardi molto importanti e prestigiosi.”

Gianni Bugno

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