Bugno - Casco Bugia Wear

Da trent’anni la collaborazione tra Limar e Gianni Bugno ha permesso di raggiungere traguardi d’eccellenza, abbinando lo stile tutto italiano alla ricerca tecnologica più avanzata, per offrire a chi condivide la nostra passione per il ciclismo i caschi più performanti.

Limar e Gianni Bugno, un connubio che inizia negli anni ‘90!

BUGIA\WEAR HELMETS,
sicurezza e leggerezza in un prodotto unico.

Nel 1993 Limar incontra il due volte campione del mondo, insieme ai compagni del team Gatorade, e gli propone di diventare testimonial di Limar e promotore dell’uso del casco.
Nell’accettare, Gianni spiegò perché i ciclisti professionisti su strada non volevano usare il casco:

“Voi avete iniziato a produrre i caschi per il ciclismo, perché i praticanti della MTB, dove le cadute sono all’odine del giorno, ve li hanno chiesti. Ma avete realizzato delle “padelle”, che van bene a loro ma non a noi che corriamo, sudando ore e ore su strada. In pratica, se non realizzerete dei caschi più piccoli, leggeri e ventilati, noi non li useremo mai. Ovvero, diventando sponsor del mio team, io ed i miei compagni, per dovere contrattuale faremo delle foto indossandolo e qualche volta forse li utilizzeremo”.

Facendo tesoro della provocazione di Gianni Bugno, Limar studia e realizza il primo casco da ciclismo “a strisce” denominato GB in EPS (Polistirene Espanso), ovvero una soluzione decisamente più leggera e ventilata di tutti quelli prodotti sino ad allora.
Non solo, fu anche il primo casco al mondo realizzato con le grafiche ed i colori delle maglie di un team, e ciò, grazie allo shell in PETG, ovvero un’evoluzione del PET (Polietilene Tereflalato, quello utilizzato per produrre le bottiglie dell’acqua minerale), che permetteva lo stampaggio cromatico ed indelebile.

Il modello GB fu il primo casco al mondo da ciclismo ad essere testato in una galleria del vento, più precisamente in quella di Cusumaro (FE) denominata “il Tempio”, realizzata proprio quell’anno da Fondmetal Technologies per testare le monoposto di Formula 1 (Tyrrel Benetton in primis).

Bugia - Gianni Bugno - BugiaWear Helmets by Limar

Limar F-104 del 1994

Gianni Bugno, pur soddisfatto del nuovo modello GB, insiste perché ne venga realizzato uno più piccolo, anché non solo fosse più leggero ma anche gradevole esteticamente, più ventilato e più aerodinamico.
Da questa provocatoria necessità, nel 1994 nasce il rivoluzionario F104.
L’F-104 fu il primo casco al mondo prodotto senza il nastro adesivo esterno perimetrale, che veniva usato per avere la certezza di fissaggio dello shell alla struttura in EPS, ciò fu possibile grazie all’altissima definizione nello stampaggio della calotta in EPS, e nel taglio dello shell, in pratica accoppiandoli combaciavano perfettamente!

Prima della Milano Sanremo, i tecnici di Limar portano a Gianni Bugno un prototipo dell’F104 nell’hotel dove alloggiava con il team. Conoscendo il suo carattere e temendo che il nuovo modello non lo soddisfacesse completamente, il Team Manager Gianluigi Stanga, li invitò a seguirlo, ma a rimanere fuori dalla camera.
Di lì a poco, da fuori la camera si sentì un’esclamazione di apprezzamento ad alta voce:

“Questo è il casco che volevo!”.

A quel punto poterono entrare in camera e condividere la soddisfazione.

Era nato il primo casco da ciclismo su strada in grado di soddisfare le esigenze dei professionisti, e quindi, in grado di superare tutte le reticenze che sino ad allora avevano ostacolato l’uso del casco di protezione da parte loro.

Da quel giorno, tra Limar e Gianni Bugno nacque un rapporto, non solo sportivo, che è destinato a durare per sempre!

Due settimane dopo, Gianni Bugno usò il casco “definitivo” durante un indimenticabile Giro delle Fiandre; indimenticabile perché lo vinse dopo aver rischiato di perderlo!
Infatti, a 150mt dall’arrivo, avendo accumulato un discreto vantaggio, certo della vittoria rallentò ed alzò anzitempo le braccia al cielo, ma sopraggiunsero come fulmini due campioni del calibro di Johan Museeuw e Andrei Tchmil.

Solo il fotofinish decretò la vittoria di Gianni Bugno e, ironia della sorte, sia Museeuw che Tchmil usavano il caschetto a strisce in pelle.
Chiunque notò che quello del vincitore, pur piccolo, era in EPS (Polistirene Espanso), quindi protettivo.

Era il 3 aprile 1994 e da quel giorno il caschetto a strisce in pelle poté andare in pensione!
Da quel momento, molti ciclisti professionisti di altri team vollero l’F104!

Oggi, ad oltre 25 anni di distanza, Bugia propone la nuova linea di caschi BUGIA\WEAR HELMETS by LIMAR derivanti proprio da quell’ F-104 che fece la storia.

Bugia - Gianni Bugno - BugiaWear Helmets by Limar

Linea Bugia\Wear Helmets